Il Giro d’Italia si appresta ad un nuovo tappone dolomitico, che potrebbe chiudere definitivamente la partita o riaprirla clamorosamente. Sicuramente non mancherà battaglia, sin dalle prime battute di una sedicesima tappa che si prospetta spettacolare.
Il percorso della sedicesima tappa, propone alcune delle grandi salite che hanno fatto la storia della corsa rosa nel corso dei decenni. Di una cosa si può essere sicuri, prima della partenza: per vincere ci vorrà una vera e propria impresa.

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VISITA IL SITOIl percorso della sedicesima tappa
La sedicesima tappa del Giro d’Italia 2021 prenderà il via da Sacile e in pratica non prevede pianura, tra un saliscendi e l’altro. Saranno ben quattro i Gran Premi della Montagna, prima della picchiata a Cortina d’Ampezzo. La prima asperità della giornata sarà il Crosetta, la cui vetta arriverà al chilometro 25, che introdurrà ad un tratto di discesa a ad un tratto vallonato il quale condurrà al traguardo volante di Agordo, posizionato al chilometro 90.

Proprio da qui inizia la fase più difficile, a partire dal Passo Fedaia, 14 chilometri al 7.6% di pendenza media, il quale propone massime del 18%, con l’arrivo in vetta a 2mila metri di altitudine. Quindi un tratto di discesa, al termine del quale inizia il Passo Pordoi, altri 12 chilometri al 7% di media e punte massime del 10%, con la vetta a 2239 metri.
I successivi 30 chilometri saranno in discesa e permetteranno ai corridori di rifiatare, per quanto possibile, prima di affrontare il Giau, 10 chilometri di ascesa con pendenza media del 9.3% e massime del 14%, con la vetta a 2233 metri. Da qui iniziano 18 chilometri in picchiata i quali condurranno i corridori a Cortina d’Ampezzo, con l’ultimo mezzo chilometro in leggera salita sul pavè.

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VISITA IL SITOIl pronostico della 16ª tappa
Tappa da scalatori puri e, soprattutto, abituati ai lunghi tapponi alpini. Un lotto in cui non può mancare, naturalmente, la maglia rosa Bernal. Oltre a lui c’è attesa per Simon Yates, che potrebbe provare a mettere alla prova il colombiano, oltre che per Caruso e Ciccone, chiamati a dare una risposta esauriente sulle rispettive possibilità. E per Formolo e Nibali, i quali potrebbero lasciare il segno partendo da lontano.
Eurobet conferma la nostra impressione, dando come favorito Bernal, quotato a 6. Dietro di lui Formolo a 10, Yates a 13, Bilbao, Bouwman e Grosschartner a 16. Per quanto ci riguarda, puntiamo forte su Carthy e Bennett, quotati a 33.