Nel vivace panorama dell’iGaming italiano, i bonus non sono soltanto incentivi: alimentano il coinvolgimento dei giocatori, la competitività degli operatori e la crescita dell’intero settore. Mentre l’ADM (l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato) si appresta ad aggiornare il quadro normativo, il ruolo dei bonus diventa sempre più importante: raggiungere il giusto equilibrio tra innovazione e protezione dei clienti può diventare un aspetto determinante per il futuro del gioco online.
“I bonus sono il ponte tra operatori e giocatori” – spiega Christian Lowe, il direttore operativo di NuoviCasino, una delle piattaforme di gambling online di riferimento nel panorama italiano. “Non sono soltanto strumenti di marketing, ma sono ciò che rende l’iGaming sostenibile e dinamico”, aggiunge Lowe. Ma perché questi incentivi sono così importanti, e come enti regolatori quali l’ADM possono garantire che siano di beneficio per tutti? Vediamo nel nostro approfondimento tutto quanto c’è da sapere in merito.
I bonus: il motore che spinge lo sviluppo dell’iGaming
Il mercato italiano del gioco online è uno dei più importanti d’Europa per raccolta complessiva. Al contempo, la crescita degli ultimi anni poggia su di un sottile equilibrio: gli operatori devono fare i conti con una forte competitività mentre gli utenti pretendono trasparenza e un esperienza di valore. I bonus si collocano all’intersezione di tali esigenze.
Per gli operatori di settore, i bonus sono imprescindibili. Le offerte di benvenuto, i giri gratuiti (free spin) e i premi fedeltà consentono alle piattaforme di distinguersi in un oceano di competitor. Nel mercato italiano, dominato da titoli di successo quali Book of Ra, un bonus ben calibrato può incidere sulla fidelizzazione degli utenti.
Dal punto di vista dei giocatori, i bonus incrementano le possibilità di gioco e riducono i rischi. Un deposito da 10 euro, ad esempio, triplicato tramite un match bonus, implica maggiori possibilità di raggiungere il montepremi in palio. “La magia dei bonus non sta solo nel loro appeal” – sottolinea Lowe – “ma anche nella capacità di creare una prospettiva win-win per i giocatori e gli operatori”.
In equilibrio tra innovazione e regolamentazione
L’ADM ha storicamente dato priorità alla protezione dei consumatori, mediante una rigida regolamentazione. Ma, a fronte dei recenti sviluppi del settore, il legislatore deve fronteggiare una nuova sfida: alimentare l’innovazione senza frenare la crescita.
Campagne promozionali molto aggressive possono risultare controproducenti se prediligono un ritorno a breve termine. Per esempio, bonus con requisiti di giocata particolarmente difficili da soddisfare, o condizioni non esplicitate, tendono ad allontanare i giocatori; a tal proposito Lowe avverte: “Gli operatori devono evitare una corsa al corsa al ribasso con bonus insostenibili. La trasparenza non è solo un fattore etico, ma anche commerciale”.
Per garantire una maggiore sicurezza del gioco, gli enti regolatori potrebbero spingere gli operatori a collegare i bonus con i limiti di deposito oppure associarli a strumenti di autoesclusione. Un’offerta strutturata con giri gratuiti a copertura delle somme non vincenti, ad esempio, potrebbe essere un’ulteriore possibilità.
Infine, il quadro normativo dovrà gioco forza regolamentare aspetti innovativi quali l’utilizzo delle criptovalute o dei premi ‘ludicizzati’. Al contempo, l’ADM dovrà – eventualmente – modulare i propri provvedimenti in conformità con le norme vigenti in Italia; presumibilmente, sarà necessario un approccio collaborativo con gli operatori di settore.
Cosa vogliono i giocatori, e di cosa ha bisogno il mercato
Il ventaglio di bonus proposti dagli operatori italiani è ampio e variegato; tra quelli più comuni figurano:
- i bonus di benvenuto (welcome bonus), con o senza deposito ovvero rispettivamente legati al primo versamento sul conto gioco oppure alla sola registrazione alla piattaforma;
- il cashback, un meccanismo di rimborso parziale delle giocate non vincenti;
- i tornei, ovvero competizioni a tabellone con vari livelli di premiazione su base giornaliera e/o settimanale.
I giocatori, per, pretendono anche adeguate misure di sicurezza; secondo un’indagine del 2023, quasi 7 utenti su 10 non si fidano dei bonus con termini poco chiari. Su questo aspetto è auspicabile un intervento dell’ADM, con una standardizzazione delle policy e l’introduzione di misure di penalizzazione per pratiche fuorvianti.
Prospettive future: una normativa più agile
Alla luce di quanto evidenziato fin qui, viene spontaneo chiedersi come gli enti di regolamentazione possano tenere il passo rispetto ai recenti sviluppi del settore dell’iGaming. La risposta sta, probabilmente, in una serie di step obbligati, o quasi:
- regole uniformi per tutte le piattaforme mediante linee guida congruenti anche per prodotti differenti;
- fare leva sulla tecnologia; i nuovi strumenti forniti dall’Intelligenza Artificiale, ad esempio, possono essere impiegati per monitorare un abuso di bonus o personalizzare l’offerta di gioco;
- favorire la collaborazione tra legislatori, operatori e rappresentanti degli utenti, facendo sì che le iniziative normative riflettano la realtà rappresentata dal mercato di settore. “Le migliore norme” – conclude Lowe – “scaturiscono dalla collaborazione, non dal confronto”.