I nerazzurri hanno la rosa più forte, i bianconeri non hanno impegni europei
Strana questa Serie A 2023-2024. Per la conquista dello scudetto avrebbe dovuto essere una corsa a quattro tra Inter, Juventus, Napoli e Milan, e invece dopo pochi mesi è diventata a due, tra Inter e Juventus. Il Napoli ingaggiando Garcia ha fatto un errore imperdonabile, tra cocenti sconfitte e il venir meno di quella bella identità di gioco che Spalletti era riuscito a creare. Ora con l’arrivo del traghettatore Mazzarri, che perdendo contro Inter e Juventus ha dovuto dire definitivamente addio al tricolore, l’obbiettivo è quello di conquistare un piazzamento Champions League, nonostante la concorrenza che, classifica alla mano, appare agguerrita. Discorso diverso per il Milan, che a fatica sta reggendo il ritmo delle squadre che lo precedono perché durante la sessione estiva di calciomercato ha pensato solamente a rinforzare il centrocampo, e non l’attacco che ancora oggi ha un disperato bisogno di un credibile vice Giroud. Anche in difesa sarebbe servito un rinforzo, magari low-cost, uno alla Acerbi, per intendersi, per puntellare un reparto che troppo spesso risulta in balìa del contropiede avversario. Se a tutto questo si aggiungono i tanti, troppi infortuni, ecco spiegato perché il Milan, al pari del Napoli, quest’anno non vincerà il campionato.
I tratti in comune delle pretendenti al titolo
Da qui a fine stagione la lotta scudetto vedrà protagoniste soltanto Inter e Juventus. Non solo perché le avversarie sono piuttosto distanti dalla vetta, ma anche perché nerazzurri e bianconeri hanno dimostrato di essere formazioni coese in grado di vincere partite all’apparenza più che bloccate. La Juventus che conquista i 3 punti contro il Napoli con una bella prova di forza e che sfiora il successo con il Genoa lo dimostra; stesso discorso per l’Inter, che contro la Lazio è riuscita a trionfare approfittando delle uniche due disattenzioni difensive del gruppo allenato da Sarri. Per questo motivo i principali pronostici Serie A sono tutti a favore delle formazioni allenate da Inzaghi e Allegri. Volendo ben vedere ci sarebbero anche altri motivi, come per esempio l’attenzione per la fase difensiva che non viene mai meno, grazie a mediane che tendono a proteggere la prima linea anche quando spostano il proprio baricentro in avanti. D’altronde i numeri parlano chiaro: l’Inter ha subito 7 reti, la Juventus 10. A parte il Bologna dei miracoli di Thiago Motta con 12, le due ex pretendenti al titolo, Napoli e Milan, hanno visto le loro reti gonfiarsi rispettivamente 19 e 18 volte. Un po’ troppo rispetto a nerazzurri e bianconeri, che dispongono di due punti di forza diversi che li pongono entrambi in pole position.
Per ogni ruolo di ogni reparto un giocatore di livello
L’Inter, che contro l’Udinese ha vinto e convinto, così come contro la Lazio domenica sera, grazie anche a una prima parte di gara attenta e ordinata, rispetto alla Juventus dispone di una rosa completa e di grande qualità. Per ogni ruolo di ogni reparto esiste infatti almeno un doppione che in Italia potrebbe giocare titolare in qualsiasi squadra. Basta guardare il centrocampo per accorgersene: se non scende in campo Barella c’è Frattesi, se Çalhanoğlu ha bisogno di rifiatare ecco Asllani. In difesa vale lo stesso discorso, perché quando per infortunio sono mancate due colonne portanti come Bastoni e Pavard, si sono alternati Bisseck e Carlos Augusto. Quest’ultimo essendo un calciatore versatile ha fatto molto bene quando è stato chiamato a difendere piuttosto che a offendere. Poter rotare più giocatori di livello è un grande punto di forza di questa Inter, che contro la Lazio ha fatto la differenza. Contro i biancocelesti il 23enne tedesco Bisseck in difesa non ha fatto rimpiangere i senatori fermi ai box, anzi ha offerto interessanti spunti palla al piede. E così stiamo già oggi assistendo a una prima fuga nerazzurra, con il +4 sulla Juventus.
Non giocare le coppe europee aiuta eccome
Anche i bianconeri hanno il loro punto di forza: non giocare le coppe europee. Poter preparare con tutta calma soltanto una partita alla settimana permette loro di recuperare fisicamente e mentalmente. Se per adesso questo vantaggio non si vede è perché non siamo ancora entrati nel vivo della stagione. Quando l’Inter sarà chiamata a dare battaglia per superare gli ottavi di finale di Champions con l’Atletico Madrid, durante il successivo turno di campionato quasi sicuramente perderà qualche punto per strada. Ed è in quel momento che la Juventus potrà approfittarne per dare una svolta alla sua stagione. Certo, rispetto ai rivali di sempre la rosa appare più povera, mancando due elementi importanti come Pogba e Fagioli; tuttavia, risulta sufficiente per tagliare il traguardo scudetto. Sebbene Allegri durante ogni conferenza stampa insista sul fatto che i suoi ragazzi debbano pensare soltanto a migliorarsi e a conquistare almeno la quarta piazza, l’occasione è di quelle da cogliere al volo. Se Chiesa continuerà a giocare come sta facendo – molto buone le sue prestazioni contro Napoli e Genoa quando non ha offerto alcun punto di riferimento agli avversari – e i nuovi Cambiaso e Nicolussi Caviglia confermeranno il loro percorso di crescita, l’Inter potrebbe anche non riuscire a conquistare la seconda stella. Vlahović merita un discorso a parte, essendo l’uomo più decisivo e allo stesso tempo più fragile dell’intera rosa. Se il serbo, uscito per crampi dopo poco più di un’ora di gioco contro il Napoli, da gennaio dovesse trovare la forma migliore, sarà un’ulteriore arma in più per questa Juventus che parla poco e pensa in grande.