Il Giro d’Italia è ormai giunto al suo momento topico, con una classifica che lascia aperta la strada a varie soluzioni. Dopo la scalata dell’Alpe di Mera, infatti, Bernal conserva due minuti e ventinove secondi su Caruso e venti secondi in più su uno Yates il quale, però, alla luce della condizione mostrata, si profila come un vero spauracchio nella due giorni conclusiva. Nel corso dei quali i girini dovranno affrontare l’ennesimo tappone alpino e la cronometro finale, a questo punto del tutto imprevedibile.
Già la ventesima tappa si prospetta comunque alla stregua di un vero e proprio triello. In cui Bernal dovrà guardarsi dai prevedibili attacchi di Yates, con Caruso in veste di terzo incomodo. Ancora una volta, quindi, si prevede grande spettacolo per una corsa rosa che mai come quest’anno si è rivelata ricca di sorprese, contrariamente a quanto si pensava in avvio.
Il percorso della ventesima tappa
Se la frazione è abbastanza corta, occorre tenere in considerazione il fatto che nel corso della stessa ammonteranno a 4.200 i metri di dislivello, con tutte le salite che si preseneranno a stretto giro di posta nella seconda parte del percorso.
I primi 80 chilometri pianeggianti rappresenteranno una semplice fase di riscaldamento, anche se probabilmente qualcuno proverà una fuga a lunga gittata, sperando di approfittare del disinteresse degli uomini di classifica. Al chilometro 17 è posizionato il traguardo volante di Cannobio, il quale farà da preludio ad un lungo tratto di avvicinamento alla prima asperità di giornata, il Passo San Bernardino. Il quale si prospetta alla stregua di un vero e proprio spauracchio, per effetto dei suoi 24 chilometri con una pendenza media del 6.2% e le massime che toccano il 12%.
Una volta scollinato a 2065 metri, al chilometro 106, il gruppo inizierà la picchiata di venti chilometri, al termine dei quali imboccherà il Passo dello Spluga. In questo caso sono 9 i chilometri da affrontare, con il 7% di pendenza media e massime ancora del 12%.
Da qui iniziano gli ultimi 30 chilometri di tappa, ancora una volta senza possibilità di riposo. Venti sono infatti in discesa, mentre gli ultimi porteranno verso Alpe Motta, ove la carovana si troverà ad affrontare una pendenza media del 7.6% e massime attestate al 13%. Come si può facilmente capire, il terreno ideale per una grande battaglia.
Il pronostico della 20ª tappa
Se già il percorso della tappa si prospetta complicato, a rendere il tutto più difficile sarà proprio la condizione in cui si troveranno i corridori dopo tre settimane di intense fatiche. Una incognita che è stata dimostrata nel corso delle ultime due tappe proprio da Egan Bernal, trovatosi in notevole difficoltà di fronte all’imperversare di Yates, che pure sembrava ormai tagliato fuori dal discorso rosa.
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VISITA IL SITOProprio Yates è il protagonista più atteso della penultima tappa. Se riuscisse ad erodere ancora il vantaggio della maglia rosa, la cronometro conclusiva potrebbe trasformarsi in un vero e proprio testa a testa, in cui anche Caruso, però, alla luce di quella iniziale, potrebbe dire la sua.
Eurobet indica anche stavolta in Yates il suo favorito di giornata, quotandolo a 3,50. Una quota abbastanza bassa e che indica la grande attesa per il britannico. Il quale precede Almeida, altro atleta molto atteso alla prova di domani, quotato a sua volta a 4, tre punti in meno di Bernal. Anche in questo caso Caruso è quotato con molta generosità, addirittura a 26, una quota che potrebbe indurre molti a puntare su di lui, anche alla luce di quanto dimostrato nel corso di questo Giro. Per quanto ci riguarda, puntiamo proprio sul portoghese, libero da impegni di classifica e molto brillante nei tapponi alpini, sinora.
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